“LA FOTOGRAFIA: UN ETERNO RACCONTO”
Incontro con il Maestro Gianni Berengo Gardin
In dialogo con Mosè Franchi
Venerdì 6 settembre ore 20:30 – Supercinema Orbetello
INGRESSO LIBERO su PRENOTAZIONE
info@imagorbetello.com
Narrare, per Gianni Berengo Gardin, è una questione di vita: forse la missione di un’esistenza. Siamo convinti che il suo pensiero sia sempre lì, nelle storie raccontabili: attorno a quell’uomo comune col quale è possibile costruire anche una “realtà immaginata”. Gli Zingari, i manicomi, la Luzzara di Zavattini (e Paul Strand!), hanno rappresentato solo delle opportunità per un motore già in moto, per una “penna” già avvezza alla scrittura.
Per noi Berengo Gardin racconterà la propria storia, attraverso le fotografie. Sarà una narrazione all’interno di un’altra. E qui nasce una riflessione: è giusto parlare solo di uno sguardo a ritroso? E’ corretto rivolgersi al passato per “coniugare” il linguaggio fotografico del Maestro? E’ vero, lui è un narratore, attento alla vita di tutti i giorni; e ha immortalato la storia d’Italia, in oltre un milione di scatti. La sua fotografia, però, è intima, poliedrica, vicina all’uomo; e nasce dalla passione per le strade, per la gente qualunque incontrata per caso. In ogni foto, ciascuno di noi potrà ritrovare se stesso, oggi; pur dando vita ai propri ricordi. Ecco, il mondo di Berengo ci diventerà subito familiare: sin dalla pelle; forse perché concreto (anche) e vero, reale, eticamente corretto.
Perché allora non pensare all’oggi? Perché non attribuire al Maestro il valore di uno scatto odierno, coerente, fedele a se stesso? Non è con occhi nostalgici che dovremo avvicinarci al dialogo con lui, bensì con lo sguardo consapevole di chi crede nella fotografia e nel suo linguaggio libero.
Alla fine? Ci sentiremo più ricchi. Dopo aver visto le fotografie di Berengo, e ascoltandolo, comprenderemo ancora di più di essere cittadini del mondo. Sarà il suo racconto ad accomunarci tutti, perché ognuno di noi potrà ritrovarsi nei suoi scatti: magari nel proprio tempo e nel luogo che gli appartiene. Ci verrà in aiuto la fotografia del Maestro, vicina, nel suo fruire, al divenire stesso della vita.
Mosè Franchi
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Inizia a dedicarsi alla fotografia all’inizio degli anni ’50 e da quel momento non smetterà mai di fotografare, accumulando così un archivio fotografico monumentale capace ti raccontare l’evoluzione del paesaggio e della società italiana dal dopoguerra ad oggi. Fin dall’inizio focalizza la sua attenzione su una varietà di tematiche che vanno dal sociale, alla vita quotidiana, al mondo del lavoro fino all’architettura ed al paesaggio. Un fotografo eclettico, apprezzato a livello internazionale, che è stato spesso accostato a Henri Cartier-Bresson per il lirismo della sua fotografia.