Glamour Photography Workshop con Gabriele Rigon

Orbetello 12 / 13 Agosto 2017

“Un workshop destinato a fotografi che vogliono capire cosa si nasconde dietro la fotografia di
glamour e ottenere immagini con stile, eleganza e un pizzico di trasgressione”
(Gabriele Rigon)

CONTENUTI DEL WORKSHOP

Cosa si nasconde dietro un’immagine di glamour?
Come si realizzano scatti che, pur contenendo anche un pizzico di trasgressione, riescano a mantenere inalterati stile, eleganza, raffinatezza e gioia di vivere che ogni donna ha in se?
Come si riesce a comunicare alla modella cosa il fotografo vuole da lei e cosa lei può fare per lui?

Gabriele accompagnerà i partecipanti in un affascinante viaggio alla scoperta della comunicazione tra fotografo e modella e tra fotografo e pubblico, attraverso quel sottile equilibrio che contraddistingue una buona immagine da una mediocre.

Si ipotizzeranno esempi concreti, che di volta in volta verranno affrontati e risolti sul campo, e si confronteranno le esigenze di ripresa con quelle di creatività personale del fotografo. Si lavorerà con la modella in maniera veloce, dinamica, direttamente ‘in location’, cercando di produrre immagini forti e d’impatto che provochino in ciascuno dei partecipanti nuovi stimoli per esprimere meglio il proprio talento.

Sarà una ricerca estrema, personale ed intima, dove sarà possibile carpire i segreti di come si instaura quel feeling tra fotografo e modella che è indispensabile in questo tipo di fotografia, al fine di ottenere immagini assolute che raccontino la bellezza e la sensualità.

Come per ogni altra workshop da lui diretto, Gabriele Rigon racconterà e insegnerà ad ognuno dei partecipanti come capire il proprio modo personale ed unico di raccontare in immagini.


L’ETERNO DINAMISMO DELL’ATTIMO IMMOBILE
di Gabriele Rigon

Sedurre nel senso più ampio del termine significa attrarre a se. Seduzione è raffinata capacità – non solo erotica – di attrarre, è un magnetismo in grado di sviare altre persone da intenti e distrazioni verso di sé, verso il proprio mondo.

Meravigliosa definizione che affascina e fa ricercare in ogni incontro la capacità di sedurre ed essere sedotti.

Ma la seduzione, in particolare quella femminile, è un concetto di cui molto spesso vediamo dare una visione edonistica e distorta, intesa come manipolazione dell’altro per soddisfare i propri bisogni.

Nelle forme di comunicazione più diffuse la seduzione diventa mezzo per ipnotizzare e suggestionare il partner, togliergli ogni volontà o iniziativa, quasi non si fosse più in grado né di innamorarsi né di innamorare ed è in questo contesto la sensualità diventa un terreno di battaglia che sfinisce e stanca più che un porto sicuro dove rifugiarsi dalle tempeste e trovar pace. Diventa una forma di comunicazione forzata, aggressiva quasi violenta che sconfina al di là del vero significato del termine e in questo modo mette in crisi il delicato equilibrio che regola tutti i rapporti fra esseri umani.

Gabriele Rigon definisce invece la seduzione femminile ‘qualcosa che risveglia i sensi, qualcosa di più del bello della bellezza, è qualcosa di astratto e misterioso’ la considera espressione di intimità, è comunicazione suadente, incantatoria, appena sussurrata, espressione dell’identità profonda di una donna, misura dell’evoluzione interiore che arriva fino alla sfera più delicata delle sensazioni, fino quei livelli più profondi della persona dove sono contenuti anche timori, paure, tabù e a rendere quindi perfetto proprio quell’equilibrio che rimane sempre sottile come i fili che compongono la tela di un ragno ma resistente ai venti più intensi, al carico di diamanti di rugiada alla prima luce del mattino estivo o al merletto di ghiaccio delle più fredde mattine invernali.

E’ con la fotografia che Gabriele Rigon riesce ad indagare il mondo femminile più impalpabile, etereo, puro, incontaminato e fugace. Quel mondo che il tempo di dirlo già non c’è più, ma che nello scatto rimane e si mostra in tutta la sua sorprendente e luminosa armonia.

La fotografia come esplorazione ed espressione della sensualità femminile assurta ad incarnazione somma della Bellezza assoluta: detta così sembra una frase retorica, sembra ciò che tutti vorrebbero fare e molti sono già stati capaci di realizzare. In realtà con Gabriele Rigon ci troviamo di fronte ad una interpretazione dell’ equilibrio e perfezione femminile del tutto personale, ad un contributo originalissimo ed a suo modo addirittura eversivo.

La sua è una ricerca che parte da un genere definito ma i cui esiti debordano in un discorso universale offrendo – a chi vuole vederla ed accoglierla – una vera e propria filosofia di vita.

Ebbe ad annotare il grande scrittore ottocentesco Honoré de Balzac: ‘Molte cose vere sono terribilmente noiose. Per questo la metà del talento sta nel saper scegliere, tra il vero, ciò che può diventare poetico’. Forse in nessun’altra arte come nella Fotografia tale operazione è tanto decisiva quanto impervia. Quello di Gabriele Rigon è un universo depurato ed essenziale, ma per questo ancora più vitale e reale, un universo di immagini in bianco e nero, composte dalle linee slanciate e sinuose disegnate da corpi ora completamente nudi, ora delicatamente adornati solamente dei puri simboli della seduzione femminile più raffinata, suadente, insinuante e convincente.

E’ proprio il singolo gesto – magistralmente raccolto un attimo prima che si esaurisca – che viene portato nell’eterna fissità della rappresentazione plastica, per diventare celebrazione e simbolo permanente di una Donna vista come fonte e dispensatrice di erotismo, eleganza, raffinatezza, sensualità e bellezza. Ed è la luce, materia prima per eccellenza dell’arte fotografica, che si incarica di conferire un dinamismo intimo e più suggerito che mostrato, grazie alla morbidezza dell’illuminazione naturale, o ricercata all’interno di uno studio.

Gabriele Rigon afferma che la Bellezza e la Seduzione stanno nella contemplazione silenziosa, nella dilatazione del tempo, nella capacità di percepire il calore del palpito universale dentro il dettaglio di un gesto appena suggerito. Un gesto ammantato di quella grazia e nobiltà che solo la Donna, fonte di vita e luogo di bellezza, può regalare e ristabilire finalmente il delicato equilibrio che solo la vera femminilità può generare.

Ed è lui che ci invita a verificare la realtà di questa sua testimonianza attraverso la fotografia e a ristabilire finalmente il delicato equilibrio che solo la seduzione più elevata può generare.


Orari:

10,00 – 13,00 / 14,00 – 18,00


Luogo:

Sala museale Polveriera Guzman, Via Mura di Levante


Costi e iscrizioni:

L’iscrizione e il costo del glamour photography workshop  sono gestiti direttamente dal Festival ImagO che lo offre al prezzo esclusivo di soli 180,00 € a persona.

Ci si può iscrivere ai workshop effettuando un bonifico bancario intestato ad Associazione Culturale ImagO.
IBAN: IT44R0885172320000000204292

Una volta effettuato il pagamento , si prega di inviarne copia all’indirizzo info@imagorbetello.com indicando anche: nome, cognome, indirizzo completo, Codice Fiscale, email e n° tel. e titolo del workshop a cui ci si vuole iscrivere.

In caso di annullamento della prenotazione una volta effettuato il pagamento, la cifra NON verrà rimborsata, se non in assenza dell’insegnante.

 

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Glamour Photography Workshop

Glamour Photography Workshop “Freedom” di Gabriele Rigon

Orari 10,00 / 18,00

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