“Frammenti di Guerre e Altre Storie”: incontro con Francesco Cito
Domenica 2 settembre ore 21:00 – Supercinema Orbetello
INGRESSO LIBERO su PRENOTAZIONE
info@imagorbetello.com
Francesco Cito, è nato a Napoli il 5 maggio 1949 e nel corso della sua carriera ha pubblicato e collaborato con le maggiori riviste nazionali e internazionali.
L’inizio in campo fotografico avviene nel 1975, quando gira l’Inghilterra, fotografando concerti e personaggi della musica. In seguito, divenuto fotografo free-lance, inizia a collaborare con The Sunday Times mag. e con L’Observer mag.
Nel 1980, è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato con l’invasione dell’Armata Rossa, e al seguito di vari gruppi di guerriglieri che combattevano i sovietici, percorre 1200 KM a piedi. Sue le foto dei primi soldati della Stella Rossa caduti in imboscate.
Nel 1982-83, realizza a Napoli un reportage sulla camorra, pubblicato dalle maggiori testate giornalistiche, nazionali ed estere. Sempre a Napoli nel 1978 per The Sunday Times mag. aveva realizzato, un reportage sul contrabbando di sigarette dallo interno dell’organizzazione contrabbandiera. Nel 1983 è inviato sul fronte Libanese da Epoca, seguirà le vari fasi della guerra civile libanese, fino al 1989.
Nel 1984 si dedica alle condizioni del popolo palestinese all’interno dei territori occupati. Seguirà tutte le fasi della prima “Intifada” (1987-1993) e la seconda (2000-2005). Resterà ferito tre volte durante gli scontri.
Nel 1989 è inviato in Afghanistan dal Venerdì di Repubblica e ancora clandestinamente per raccontare la ritirata sovietica.
Nel 1990, è in Arabia Saudita nella prima Guerra del Golfo. Seguirà tutto il processo dell’operazione “Desert Storm” e la liberazione del Kuwait 27-28 febbraio 1991.
Negli anni 90 segue le varie fasi dei conflitti balcanici, mentre in Italia si occupa spesso di casi di mafia, ma anche di eventi come il Palio di Siena che gli varrà il primo premio al World Press Photo 1996 ed altri rilevanti aspetti della società contemporanea.
Dal 1997 l’obiettivo è anche puntato sulla Sardegna fuori dagli itinerari turistici, tra il sociale e le tradizioni, lavoro già in parte racchiuso in in foto-libro.
Nel 2007 è invitato dal Governatorato di Sakhalin (Russia), l’isola ex colonia penale raccontata da Checov, per un lavoro fotografico, sul territorio, illustrando la vita e le attività produttive, a seguito della scoperta di ingenti giacimenti petroliferi. Lavoro divenuto una mostra e un foto libro.
1995 il World Press Photo gli conferisce il terzo premio Day in the Life per il “Neapolitan Wedding story”
1996 il World Press Photo gli conferisce il primo premio per il Palio di Siena.
1997 l’Istituto Abruzzese per la storia d’Italia contemporanea, gli conferisce il premio “Città di Atri” per l’impegno del suo lavoro sulla Palestina.
2001 il Leica Oskar Barnak Award lo segnala con una Menzione d’Onore per il reportage “Sardegna”
2004 riceve il premio Città di Trieste per il Reportage. I° edizione
2005 riceve il premio: La fibula d’oro, a Castelnuovo Garfagnana (LU)
2005 riceve il premio ” Werner Bischof ” Il flauto d’argento ad Avellino
2006 l’associazioni FIAF lo insigna del titolo “Maestro della fotografia italiana
2006 vince il premio Bariphotocamera
2007 riceve il premio Benevento
2009 vince il premio San Pietroburgo (Russia)
2009 insignito del premio Antonio Russo per il reportage di guerra, (Pescara)
2013 vince il primo premio Canon – Mondadori
Ha collaborato e pubblicato su:
Bunte / Epoca / l’Europeo / Figaro mag / Frankfurter Allgemeine mag / Illustrazione Italiana / Il Venerdì di Repubblica / The Indipendent / Io Donna / Il Sole 24 Ore mag / L’Express / Life / The Observer mag / Panorama / Paris Match / Sette-Corriere della Sera / Smithsonian mag / Stern / Sunday Times / Traveler / Zeit mag